Che cosa sono i diritti dei bambini? Quali sono? Perché sono così importanti? E cosa succede quando non vengono rispettati?
In questo articolo risponderemo a queste domande partendo dalla definizione di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e analizzando il principale riferimento normativo a livello internazionale: la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989.
Vedremo anche quali ostacoli ancora oggi impediscono a milioni di bambine e bambini di vedere rispettati i propri diritti e come le organizzazioni attive sul campo, come Helpcode, lavorano ogni giorno per fare la differenza.
I diritti dei bambini sono un insieme di norme giuridiche internazionali che riconoscono ai minori – ovvero chi ancora non ha raggiunto la maggiore età – la piena titolarità di diritti civili, politici, economici, sociali e culturali.
Non si tratta di concessioni o privilegi, ma di diritti universali, inalienabili e indivisibili, che devono essere garantiti da ogni Stato e rispettati da tutta la società.
Questi diritti assicurano che ogni bambina e bambino possa crescere in un ambiente sicuro, protetto, amorevole e stimolante, ricevendo le cure, l’educazione e il rispetto necessari per uno sviluppo sano e sereno.
Vediamo, quindi:
I diritti dei bambini sono stati riconosciuti per la prima volta in modo ufficiale a livello internazionale nel 1924 con la Dichiarazione di Ginevra, nota come Dichiarazione dei diritti del fanciullo ed elaborata dalla Società delle Nazioni. Questa dichiarazione – seppur breve e non vincolante – rappresentava un primo passo verso il riconoscimento dell’infanzia come portatrice di diritti specifici, da tutelare con attenzione.
Successivamente, nel 1959, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò una nuova dichiarazione, la Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo, che ampliava e rafforzava questi principi.
Ma è solo con la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia del 1989 che i diritti dei bambini sono stati riconosciuti in modo formale e giuridicamente vincolante da quasi tutti i Paesi del mondo.
In Italia, i diritti dei bambini sono stati riconosciuti con la ratifica della Convenzione ONU avvenuta il 27 maggio 1991 con la legge n.176, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno 1991.
Era il 20 novembre 1989 quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, il primo documento ufficiale con il quale si rendeva chiaro e forte il messaggio che tutti i bambini e tutte le bambine hanno diritti. I principi formulati nell’accordo valgono in tutto il mondo nell’approccio all’infanzia, indipendentemente dall’estrazione sociale, culturale, etnica o religiosa.
Questo documento segna un momento fondamentale nella storia perché da questo momento in poi i bambini sono considerati individui a pieno titolo, quindi titolari di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Questi diritti devono essere garantiti e tutelati dalla nascita fino al raggiungimento della maggiore età – 18 anni nella maggior parte dei Paesi.
Non parliamo, quindi, di privilegi, ma di diritti universali che vanno difesi ogni giorno.
La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia comprende 54 articoli, alla base dei quali ci sono quattro principi fondamentali:
1. Principio di non discriminazione
Ogni bambino ha diritto a essere trattato con uguale rispetto e dignità, indipendentemente dalla sua origine, dal genere, dalla lingua parlata, dalla religione, dalla disabilità o da qualsiasi altra condizione personale o familiare. Questo principio mira a combattere ogni forma di esclusione o emarginazione.
2. Il superiore interesse del minore
In tutte le decisioni che riguardano un bambino – sia a livello familiare, scolastico o istituzionale – deve essere valutato ciò che è meglio per lui o per lei. L’interesse superiore del minore viene prima di ogni altra considerazione e serve a tutelare il suo benessere fisico, emotivo e psicologico.
3. Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo
Ogni bambino ha il diritto innato alla vita e gli Stati hanno il dovere di garantire le condizioni necessarie affinché possa sopravvivere, crescere e svilupparsi pienamente, sia dal punto di vista fisico che mentale, emotivo e sociale.
4. Ascolto delle opinioni del bambino
I bambini e gli adolescenti hanno il diritto di esprimere la propria opinione su tutte le questioni che li riguardano. Le loro idee devono essere ascoltate e tenute in considerazione, tenendo conto dell’età e del grado di maturità. Questo principio valorizza la partecipazione attiva dei minori alla vita sociale e familiare.
Ogni articolo della Convenzione è importante allo stesso modo, ma abbiamo individuato 10 diritti fondamentali dei bambini, che non possono e non devono mai venir meno.
Sono i diritti che toccano ogni aspetto della loro vita – dal cibo all’istruzione, dall’amore alla protezione – e che rappresentano il cuore del lavoro che Helpcode porta avanti ogni giorno, in Italia e nel mondo.
Per ciascuno di questi diritti, esiste un impegno preciso da parte degli Stati, ma esiste anche una responsabilità collettiva: quella di trasformare questi principi in realtà quotidiana, per ogni bambina e bambino, ovunque.
Scopriamo insieme:
1. Il diritto a un nome, un’identità e una nazionalità
Ogni bambino ha diritto a essere registrato alla nascita, ad avere un nome, una cittadinanza e a conoscere, per quanto possibile, i propri genitori.
→ Articoli 7 e 8
2. Il diritto a una casa e a un ambiente familiare sicuro
Tutti i bambini devono poter crescere in un ambiente stabile, circondati da affetto e cure. Se la famiglia è assente o in difficoltà, lo Stato deve intervenire per proteggerli.
→ Articoli 9, 18 e 27
3. Il diritto al cibo e a uno standard di vita adeguato
Ogni bambino ha diritto a nutrirsi correttamente e a vivere in condizioni che ne garantiscano lo sviluppo fisico, mentale e sociale.
→ Articoli 24 e 27
4. Il diritto alla salute
Accesso a cure mediche, prevenzione, vaccinazioni e assistenza sanitaria: la salute non è un privilegio, ma un diritto fondamentale.
→ Articolo 24
5. Il diritto all’istruzione
Tutti i bambini devono poter andare a scuola. L’istruzione primaria deve essere gratuita e obbligatoria, e lo Stato deve abbattere ogni barriera che impedisca l’accesso.
→ Articoli 28 e 29
6. Il diritto al gioco e al tempo libero
Giocare è un diritto, non un passatempo. Il gioco stimola la creatività, rafforza i legami sociali e sostiene lo sviluppo emotivo.
→ Articolo 31
7. Il diritto all’ascolto e alla partecipazione
Ogni bambino ha diritto a esprimere la propria opinione su ciò che lo riguarda, e gli adulti hanno il dovere di ascoltarla con attenzione.
→ Articoli 12 e 13
8. Il diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione
Tutti i bambini hanno gli stessi diritti, senza distinzioni di razza, sesso, lingua, religione, disabilità, origine o status sociale.
→ Articolo 2
9. Il diritto alla protezione da ogni forma di violenza e abuso
I bambini devono essere difesi da maltrattamenti, abusi, trascuratezza, tratta e sfruttamento sessuale.
→ Articoli 19, 34, 36
10. Il diritto a non lavorare e a essere protetti dallo sfruttamento economico
I bambini non devono essere costretti a lavorare in condizioni pericolose o che compromettano la loro istruzione e il loro benessere.
→ Articolo 32
Sì e no. I bambini hanno gli stessi diritti fondamentali degli adulti – come il diritto alla vita, alla libertà, alla salute e alla protezione – ma anche diritti specifici legati alla loro età, alla condizione di dipendenza e al bisogno di cura e protezione.
La grande novità della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia è proprio questa: riconoscere che i bambini non sono “adulti in miniatura”, ma persone a tutti gli effetti, con esigenze, bisogni e diritti propri.
In quanto soggetti in crescita, devono essere ascoltati, protetti e accompagnati nel loro sviluppo, con misure adeguate e personalizzate. Questo significa che, oltre a godere degli stessi diritti degli adulti, ne hanno anche di aggiuntivi, pensati per garantirne il benessere e lo sviluppo integrale.
I diritti sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si applicano a ogni ambito della vita quotidiana dei bambini e delle bambine.
La loro effettiva realizzazione dipende dalla capacità delle istituzioni, delle famiglie e della società di garantire ambienti sicuri, equi e favorevoli allo sviluppo integrale della persona in età evolutiva.
La scuola è uno degli ambienti in cui bambini e bambine trascorrono una parte significativa della loro quotidianità. È il luogo in cui studiano e apprendono, ma anche dove iniziano a confrontarsi con gli altri, a riconoscersi come parte di una collettività e a esercitare i propri diritti.
Il diritto all’istruzione (art. 28 e 29 della Convenzione) implica:
La famiglia, riconosciuta come nucleo fondamentale per la crescita del minore (art. 5 e 18), è il primo luogo di attuazione dei diritti.
I diritti dei bambini in ambito familiare sono:
Ogni scelta che riguarda la vita familiare di un bambino dovrebbe sempre essere guidata dal principio del suo superiore interesse (art. 3).
Oggi più che mai, bambini e adolescenti frequentano quotidianamente ambienti digitali, per cercare informazioni, per parlare con amici o anche solo per controllare il registro di classe. Per questo, è fondamentale che anche online siano garantiti i diritti riconosciuti dalla Convenzione.
La tutela dei diritti dei bambini in rete comprende:
La sfida resta quella di trovare un equilibrio tra libertà di espressione e diritto alla sicurezza e alla protezione, promuovendo un uso consapevole e responsabile della tecnologia.
Le situazioni di emergenza – come i conflitti armati, le catastrofi naturali, le migrazioni forzate o la povertà estrema – mettono a rischio la tutela dei diritti fondamentali dei bambini. In questi contesti, il rispetto della Convenzione richiede interventi specifici e urgenti, in grado di proteggere i minori e garantire continuità alle loro vite.
I diritti dei bambini in situazioni di emergenza includono:
Tutelare i diritti in questi scenari complessi è una responsabilità collettiva, che coinvolge Stati, istituzioni internazionali e società civile.
Ci sono tre tipologie di realtà differenti che si occupano di tutelare i diritti dei bambini, diverse per ruolo ma unite da un obiettivo comune: garantire che ogni diritto, dalla salute all’educazione, dalla protezione alla partecipazione, sia rispettato e messo in pratica ogni giorno.
Perché la tutela dei diritti dei bambini è una responsabilità collettiva, che chiama in causa i governi, le organizzazioni, le comunità educanti, le famiglie e anche i singoli.
Perché i bambini sono gli adulti del domani.
È banale, eppure non è scontato. In Helpcode lavoriamo ogni giorno per far sì che questo principio diventi realtà: nessun bambino e nessuna bambina deve essere lasciato indietro. Lo raccontiamo, lo promuoviamo e, soprattutto, lo realizziamo attraverso progetti concreti che mettono al centro i diritti dell’infanzia.
I diritti dei bambini sono importanti perché i bambini sono il presente che costruisce il futuro. Garantire i loro diritti significa gettare le basi per una società più giusta, inclusiva e sostenibile.
Perché un bambino che oggi può studiare, ricevere cure mediche, mangiare in modo corretto, stare in un ambiente protetto e sicuro, sarà domani un adulto più consapevole, libero e capace di contribuire al benessere e allo sviluppo della propria comunità.
È anche per questo che i diritti dell’infanzia sono al centro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 sono un piano d’azione globale, adottato dalle Nazioni Unite, che si articola in 17 obiettivi e 169 traguardi specifici, per porre fine alla povertà, proteggere il pianeta e garantire pace e prosperità per tutti e tutte, entro il 2030. Ogni obiettivo affronta una sfida cruciale — come l’accesso all’istruzione, la salute, l’uguaglianza di genere, la sicurezza alimentare e la giustizia sociale — e riguarda da vicino la vita e il futuro di milioni di bambini nel mondo.
A più di trent’anni dalla sua adozione, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989 trova oggi nuova forza se letta alla luce degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Infatti, dei 169 traguardi previsti, 48 fanno esplicito riferimento all’infanzia, e molti altri toccano in modo trasversale i diritti dei più piccoli, risaltando di fatto la relazione tra infanzia, progresso e sviluppo sostenibile.
Il nostro lavoro quotidiano in Helpcode si inserisce in questa prospettiva, traducendo i diritti dei bambini in azioni concrete negli ambienti più vulnerabili in Italia e in alcuni Paesi del mondo. Lo facciamo grazie:
Che si tratti di garantire l’accesso alla scuola, formare insegnanti, costruire spazi sicuri o supportare le famiglie, l’obiettivo è sempre lo stesso: mettere i diritti dei bambini al centro di ogni scelta.
La risposta, purtroppo, è no.
Ancora oggi, in molte parti del mondo, milioni di bambine e bambini crescono in condizioni di povertà, esclusione sociale e discriminazione, senza accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un’alimentazione adeguata o a un ambiente sicuro in cui poter vivere e svilupparsi.
Ed è proprio per questo che esistono organizzazioni come Helpcode: per colmare queste disuguaglianze e garantire a ogni bambina e ogni bambino il diritto di costruire un futuro libero, sereno e consapevole.
Serve un impegno concreto per contrastare tutti quei fenomeni che minacciano l’infanzia e compromettono le prospettive di crescita dei più piccoli, come ad esempio:
Ognuno di noi può contribuire a tutelare i diritti dell’infanzia, anche con piccoli gesti.
Una delle forme più efficaci è il Sostegno a Distanza, che permette di accompagnare nel tempo la crescita di una bambina o un bambino, assicurandogli accesso all’istruzione, cure mediche, cibo e protezione. È un impegno continuativo che crea un legame speciale e tangibile tra chi sostiene e chi viene sostenuto.
Anche una donazione unica, grande o piccola, può fare la differenza: può servire, ad esempio, per fornire materiali scolastici, costruire aule sicure, formare insegnanti o garantire assistenza in situazioni di emergenza. Ogni contributo è un passo concreto verso un mondo più giusto per tutti i bambini.
3 kit di materiale scolastico • 36€
In molti Paesi, l’accesso all’istruzione è ancora ostacolato dalle difficoltà economiche causate dalla povertà sistemica. Le famiglie faticano a sostenere anche solo la retta scolastica, e spesso non riescono a permettersi l’acquisto del materiale di base.
Zaini, penne, matite, quaderni possono fare la differenza per tanti bambini e bambine, restituendo loro il diritto di andare a scuola.
Regala 3 kit di materiale scolastico a tre studenti con 36€
2 mesi di pasti alla mensa scolastica • 57€
In Paesi come Nepal, Cambogia, Repubblica Democratica del Congo e Mozambico, tantissimi bambini sono costretti a saltare i pasti a causa delle condizioni economiche delle loro famiglie.
Grazie alle nostre mense scolastiche, chi va a scuola ha un pasto garantito tutti i giorni. Per i genitori, un incentivo in più per mandare i figli in classe; per i bambini, la certezza di avere un’istruzione e un futuro migliore, ma anche salute e sicurezza.
Regala 2 mesi di pasti a scuola con 57€
4 uniformi scolastiche nuove • 72€
Per gli studenti e le studentesse in Nepal, Cambogia, Repubblica Democratica del Congo e Mozambico, indossare un’uniforme è un requisito fondamentale per la frequenza scolastica.
In contesti dove la povertà è diffusa e le disuguaglianze sociali si riflettono anche tra i banchi di scuola, indossare l’uniforme significa sentirsi parte di un gruppo e poter affrontare il percorso scolastico più serenamente.
Dona 4 uniformi scolastiche con 72€
Senza educazione non sarei qui, senza educazione non sarei nessuno, senza educazione non so dove sarei. Helpcode ha un ruolo molto importante per la società, perché la società sa che Helpcode sta aiutando e anche loro si sentono motivati. Se non fosse per Helpcode, alcuni bambini avrebbero rinunciato a venire a scuola.
Iva, da bambina sostenuta a insegnante
Chi è Helpcode?
Siamo un’organizzazione che lavora, in Italia e nel mondo, per garantire a ciascun bambino e bambina la protezione di una famiglia, una scuola di qualità e una comunità in cui crescere e sviluppare le proprie potenzialità.
I bambini possono cambiare il mondo. Il cambiamento può partire da loro e andare a beneficio delle famiglie e delle comunità in cui vivono soltanto se i loro diritti sono garantiti e riconosciuti dagli adulti.
Per questo, dal 1988, ci impegniamo per tutelare i loro diritti affinché possano diventare adulti e realizzare i propri sogni.
Dove interviene Helpcode?
Quali tipologie di donazione posso effettuare?
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