Il Nepal, il Paese dai panorami affascinanti e su cui svettano alcune delle cime più alte del mondo, ha dovuto affrontare molti eventi tragici nel corso della sua storia.

Come la lunga guerra civile che, dal 1996 al 2006 ha provocato circa 13.000 vittime e i cui strascichi non si sono fermati nemmeno dopo l’accordo di pace.

Un’ulteriore catastrofe che ha colpito il Paese è stato il drammatico terremoto del 25 aprile 2015: una scossa di magnitudo 7.8 che ha provocato 8.698 vittime e 22.487 feriti, distrutto 498.000 abitazioni e spazzato via importanti edifici, infine danneggiato circa un milione di piccoli produttori e produttrici agricoli.

La situazione si è ulteriormente aggravata, con l’aggiunta di una delle peggiori inondazioni dell’ultimo decennio, quella di fine agosto 2017, che ha distrutto 1.460 scuole. Un colpo durissimo per il Nepal, che a due anni di distanza dal terremoto, stava ancora faticosamente cercando di rialzarsi.

Questa panoramica ci aiuta a capire su quali fronti sia stato necessario un intervento tempestivo, come quello che noi di Helpcode abbiamo potuto offrire, salvando vite umane, dando rifugio a tutti coloro che non avevano più un tetto e garantendo i bisogni primari alle popolazioni colpite.

Dopo questa fase iniziale di emergenza, però, la nostra attenzione si è spostata verso la rimozione di barriere per l’accesso ad un’istruzione di qualità per bambini e bambine e il rilancio economico del territorio.

Nei distretti di Chitwan e Makwanpur la limitata disponibilità di scuole e le difficoltà economica delle famiglie, impedisce a molti bambini e bambine di avere un’adeguata istruzione. Anche nei distretti di Lalitpur e Kathmandu, sono molti i genitori che non hanno gli strumenti per provvedere alla formazione dei propri figli, perché con i lavori umili che svolgono talvolta non riescono nemmeno ad avere una dimora stabile.

Attraverso il sostegno a distanza, forniamo materiale didattico, garantiamo strutture scolastiche dotate di acqua e servizi igienici e combattiamo la malnutrizione. Nei distretti in cui operiamo, abbiamo raccolto più di 330 messaggi che i ragazzi e le ragazze scrivono ai propri sostenitori, come foto, letterine o disegni. Questa numerosa partecipazione fa comprendere come l’istruzione sia fondamentale al fine di porre quell’impalcatura da cui poi le bambine e i bambini potranno costruire il loro futuro, come lo desiderano.

Infine, ci stiamo occupando anche del rilancio economico del territorio. Attualmente sosteniamo gli enti locali e le associazioni di produttori con alcuni interventi di riattivazione economica in settori chiave, come l’apicoltura, la funghicoltura, l’acquisto e la distribuzione di bestiame e sementi specifiche.

Attraverso la registrazione delle attività di progetto nei comuni rurali in cui operiamo, otteniamo una chiara tabella di marcia che ci aiuta a capire come procedere al fine di realizzarle in modo efficace ed efficiente. Si tratta di un passo importante per promuovere lo sviluppo sostenibile e garantire che tutte le parti interessate lavorino insieme per creare un cambiamento positivo, per migliorare la propria vita e ridare un futuro a un Paese da ricostruire.