Tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU (un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità) c’è anche l’eliminazione dei matrimoni precoci. L’SDG (Sustainable Development Goal) numero 5 (equità di genere) pone questo traguardo, fra gli altri: “Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili”.

Ma cosa si intende con il termine “matrimoni precoci”?

 

Tre studentesse nepalesi sorridono alla macchina fotografica

Bambine nepalesi.

Matrimoni precoci: una definizione

Secondo quanto ha definito l’ONU, per “matrimonio precoce” si intende qualunque tipo di matrimonio che vede coinvolti bambine e bambini che hanno meno di 18 anni. È una grave violazione dei loro diritti e, insieme alle gravidanze precoci, ha pesanti conseguenze sulla loro vita.

Dati UNICEF del 2018 rivelano che il 21% delle donne nel mondo tra i 20 e i 24 anni si è sposata prima dei 18 anni. Se si considerano poi i dati riferiti alla sola Asia Meridionale, la percentuale aumenta al 30% e in Nepal è pari al 40%.

 

Le cause dei matrimoni precoci in Nepal

Per poter comprendere quali sono le cause dei matrimoni precoci in Nepal, è importante precisare che sono diverse le tipologie di matrimonio presenti nel Paese. Le principali sono: l’arranged marriage, il love marriage e il run-marriage.

 

L’arranged marriage è il matrimonio tradizionale concordato dai genitori dei futuri sposi. Oggi è ancora molto praticato anche se, al contrario del passato, gli sposi vengono sempre più coinvolti nella decisione relativa al matrimonio.

Il love marriage, è il matrimonio “per amore”, entrato nelle pratiche della popolazione nepalese grazie all’influenza occidentale degli ultimi decenni. In questo caso sono direttamente l’uomo e la donna a innamorarsi e a decidere di sposarsi.

La terza tipologia è forse quella più particolare, per la quale non vi è una precisa definizione, ma che spesso viene citata come run-marriage, che potremmo tradurre come “matrimonio di chi scappa”. Questo è il matrimonio che oggi, più degli altri, coinvolge i bambini, i quali per poter scappare da situazioni difficili in famiglia, di povertà, violenza e fame, cercano la fortuna in un compagno con cui sposarsi e sperare in una vita migliore.

 

Le cause del matrimonio in tenera età sono molteplici e coinvolgono diversi aspetti della vita delle persone. La prima tra tutte è legata alla cultura; per la quasi totalità delle comunità nepalesi, la tradizione vuole che le bambine si sposino subito dopo la prima mestruazione, in questo modo non ci sarebbe il rischio che inizino a frequentare uomini e rimangano incinta prima di essere sposate. Negli anni questa pratica è sempre più diminuita, ma in alcune comunità è ancora diffusa la credenza che far sposare la propria figlia o nipote prima della prima mestruazione porti in paradiso.

 

Un’altra pratica tradizionale è la dote, diffusa soprattutto nella regione Tarai (in pianura, al confine con lo stato indiano). Tante famiglie vivono in condizioni molto precarie, con estrema difficoltà riescono a sfamare tutti i componenti del proprio nucleo: è in questo caso che spesso le figlie vengono fatte sposare in tenera età. Così la famiglia dovrà pagare un ammontare meno oneroso per la dote – la quale incrementa con l’età e il livello di istruzione della figlia – e avrà una persona in meno da sfamare. Le famiglie sperano inoltre che questo matrimonio possa tutelare anche la figlia e darle una condizione di vita migliore.

 

La terza causa dei matrimoni precoci è il mancato accesso all’istruzione delle bambine. Ci sono diversi fattori connessi, ma il principale è che i genitori preferiscono utilizzare le scarse risorse per mandare a scuola i figli maschi, che sono destinati a restare all’interno della famiglia e sono ritenuti quindi un buon investimento. Il costo dell’istruzione è infatti molto alto in Nepal: sebbene la scuola governativa sia considerata gratuita, spetta comunque alle famiglie provvedere alle uniformi, al materiale e agli zaini. A questo si aggiungono poi le scarse condizioni igieniche dei bagni delle scuole, che rendono quasi impossibile per le ragazze andare in classe durante il ciclo mestruale.

 

Infine, è importante sottolineare come nelle popolazioni indigene (Janajati) il tasso di matrimoni precoci sia molto più elevato, perché sono molto più esposte alle cause sopracitate.

Una studentessa sorride, il più bel segno dell'importanza dell'educazione nella lotta ai matrimoni precoci

Studentesse della scuola di Darachoke (Nepal)

Le conseguenze dei matrimoni precoci

Sposarsi prima dei 18 anni, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha conseguenze pericolose sul piano sanitario e sociale, sia per le bambine che per i bambini.

 

Il matrimonio precoce è considerato la porta d’accesso alle gravidanze precoci che sono la seconda causa di morte al mondo per le adolescenti tra i 15 e i 19 anni. Chiamate a dimostrare la loro fertilità e/o spesso ignare delle forme di contraccezione, le bambine restano incinta in un’età nella quale il loro corpo non è in grado di affrontare la gravidanza e il parto. Questo ha effetti disastrosi sulla loro salute e anche su quella del futuro bambino.

 

Sul piano sociale, invece, i giovanissimi coniugi non sono ancora in una situazione di stabilità economica e di maturità tali da poter gestire un nuovo ambiente domestico. Così, sono costretti ad abbandonare la scuola e a lavorare per sopravvivere.
Le bambine devono lasciare la propria famiglia per unirsi a quella del marito, spesso violenta nei suoi confronti.

 

Sebbene già dal 1963 il governo nepalese abbia dichiarato i matrimoni precoci illegali, e dal 2006 li abbia proibiti al di sotto dei 20 anni, sono ancora molto diffusi in Nepal, a causa della scarsa applicazione della normativa e del poco controllo da parte delle istituzioni.

 

Una studentessa riceve un uniforme scolastica

Consegna dell’uniforme a una studentessa della Janakalyan School di Kathmandu.

Come Helpcode contrasta i matrimoni precoci in Nepal

Le attività che Helpcode si impegna a portare avanti in tre dei settantacinque distretti del Nepal (Kathmandu, Chitwan e Makwanpur) agiscono direttamente e indirettamente sulla prevenzione dei matrimoni precoci. In particolare, il lavoro di Helpcode si concentra in due municipalità rurali nei distretti di Chitwan e Makwanpur che vedono un’elevata presenza della popolazione Chepang, una comunità indigena fortemente marginalizzata.

 

Helpcode investe nell’educazione delle ragazze come strategia per contrastare la persistenza dei matrimoni precoci.

 

La distribuzione di materiali scolastici e di cartoleria; il sostegno a bambini in difficoltà con dono di uniformi, zaini e libri; la garanzia dell’accesso all’acqua potabile nelle scuole; la distribuzione di assorbenti e kit sanitari; la creazione di servizi igienici puliti e separati per le femmine: tutte queste attività incrementano i tassi di iscrizione scolastica e garantiscono l’accesso a un’istruzione di qualità, che permette a sua volta una promozione della qualità di vita dei bambini e delle loro famiglie, intervenendo indirettamente nelle cause legate ai matrimoni precoci.

 

Inoltre, Helpcode ha implementato diversi percorsi formativi utili a far conoscere e a far comprendere le conseguenze negative che i matrimoni precoci e le gravidanze precoci hanno nella vita dei bambini. Questi corsi di formazione sono rivolti a tutte le ragazze e ad alcuni ragazzi delle scuole che Helpcode sostiene, ma anche agli insegnanti, ai membri delle commissioni scolastiche e ad alcuni leader comunitari. L’obiettivo è promuovere una conoscenza diffusa all’interno della comunità dei rischi che questa pratica porta con sé.

 

Le premesse per poter portare a termine l’obiettivo dell’Agenda 2030 ci sono, i matrimoni precoci in Nepal stanno diminuendo e le nuove generazioni sono sempre più consapevoli dei pericolosi rischi legati a questa pratica. È importante però continuare su questa linea e promuovere sempre di più iniziative di prevenzione e sensibilizzazione, i cui risultati si possono osservare non solo nei bambini nelle scuole, ma anche in tutta la comunità.

 

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Chiara Loro
Tirocinante universitaria con Helpcode in Nepal