Nel febbraio scorso si è svolto il convegno sf_amarsi, un punto di partenza per:

 

 

Abbiamo chiesto a 4 esperti il loro punto di vista sul tema alimentazione e ve li proponiamo in forma di rubrica settimanale. Oggi parliamo con il dottor Mario Restano, responsabile marketing di Latte Tigullio.

Il mondo delle imprese è un attore fondamentale nel lavoro di prevenzione per il benessere dell’infanzia e dell’adolescenza e Latte Tigullio è presente in molti contesti proprio per promuovere la sana alimentazione. Marco, lo scorso febbraio hai partecipato ai lavori del convegno sf_amarsi insieme a tutte le componenti della società: imprese, mondo accademico, istituzioni e società civile. Cosa ti senti di consigliare per trovare un punto di partenza e di convergenza che coinvolga tutte queste realtà?

“Innanzitutto credo che un primo passo sia stato fatto, proprio con la realizzazione del convegno “sf_amarsi”. A questo, è fondamentale far seguire attività mirate e specifiche per diffondere ai pubblici di riferimento i contenuti affrontati nel corso del convegno: famiglie, scuole, docenti e bambini.

Credo sia fondamentale poter realizzare una progettualità che possa essere condivisa anche dalle persone ma per farlo, servono risorse e anche molte.

Io posso portare un esempio vicino alla mia realtà professionale. Parlando di latte, a Genova abbiamo organizzato i “Milk Days”per invogliare le persone a partecipare e parlare di latte, durante due giornate di festa. Un momento dedicato soprattutto a insegnanti, bambini e ai loro genitori. Attraverso il gioco le persone possono migliorare la loro conoscenza su questo alimento: partendo dai processi produttivi passando per la filiera produttiva e anche tramite la degustazione di latte o dei suoi derivati. Una piccola fiera sul latte e sul suo utilizzo come prodotto e come materia prima, dall’elevato valore nutrizionale.

Credo sia importante organizzare momenti che possano riunire le persone in uno spazio fisico, perché è fondamentale vivere direttamente le esperienze se vogliamo che queste lascino un segno. Far passare messaggi sui social media è importante ma la differenza la fa il vissuto che accompagna la degustazione del cibo buono e sano.”

 

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