Il diritto all’istruzione è uno dei diritti fondamentali dei bambini, particolarmente messo a rischio in questo momento, come conseguenza della pandemia e delle misure di lockdown.
In Italia sono stati persi mesi di didattica e soprattutto di socializzazione, e le condizioni di riapertura delle scuole a settembre sono incerte.
In molti dei Paesi in cui Helpcode è presente (Mozambico, RDC, Nepal, Cambogia) le scuole sono chiuse, e il lockdown ha causato seri problemi economici: il risultato è che molti bambini sono stati mandati a lavorare e potrebbero non tornare a scuola alla riapertura.
Fin dai primi giorni di chiusura delle scuole abbiamo aiutato studenti, famiglie e insegnanti con il doposcuola a distanza: una serie di laboratori online, che hanno permesso di continuare le attività anche al di fuori degli orari già attivati dalle singole scuole.
Attraverso l’approccio ludico, narrativo e riflessivo, i formatori hanno ripercorso temi fondamentali affrontati a scuola, e proposto attività nuove e stimolanti, che hanno visto coinvolte anche personalità del mondo dello spettacolo e dello sport particolarmente vicine a Helpcode e alla sua mission.
Un esempio di riunione su Zoom, la piattaforma che abbiamo usato per i laboratori del doposcuola a distanza
Il doposcuola a distanza è stata un’occasione importante per continuare a imparare, ma soprattutto per socializzare fra compagni da remoto. Uno spazio prezioso per i bambini, e per le famiglie, sgravate da una parte del carico della gestione quotidiana dei figli in un momento di particolare stress.
L’obiettivo è ora rendere strutturale il nostro intervento per essere presenti e tempestivi nel supporto a quella che si annuncia come una “nuova normalità”. Vogliamo costruire un team di formatori che possa attivarsi in supporto alle attività didattiche in presenza e in ogni caso di emergenza: un “pronto intervento” educativo, operativo in 24 ore.
Anche durante le vacanze estive il nostro supporto ai bambini e alle famiglie non si interrompe. Dal 29 giugno al 24 luglio a Genova parte il primo Helpcode Summer Camp: un centro estivo per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni con tante attività all’aria aperta, esperimenti scientifici e divertimento in tutta sicurezza.
Sostieni anche tu le studentesse e gli studenti italiani in questo difficile periodo per le scuole.
In Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Nepal e Cambogia il lockdown ha effetti negativi evidenti sull’educazione delle bambine e dei bambini, sulla loro vita sociale, sulla loro salute fisica e mentale. E continuerà ad averli anche in futuro.
Molte famiglie si trovano senza alcuna fonte di reddito e con pochissimo da mangiare. Con paghe a giornata, a causa delle restrizioni per la pandemia padri e madri non riescono più a lavorare e a portare a casa quei pochi soldi che servivano per comprare cibo e beni di prima necessità. Una volta finita questa emergenza, molti bambini e ragazzi non faranno ritorno in classe perché saranno costretti ad andare a lavorare per contribuire alle finanze domestiche.
Per questo, una delle prime attività che abbiamo messo in campo è il sostegno materiale alle famiglie con la distribuzione di alimenti e il supporto all’agricoltura.
Un momento delle distribuzioni alimentari effettuate nei distretti di Marracuene e Moamba ad aprile 2020
A mettere a rischio il diritto allo studio di bambine e bambine di Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Nepal e Cambogia sono anche le condizioni di sicurezza degli edifici scolastici. La maggior parte delle scuole non ha materiali sufficienti per sanificare gli ambienti e, così, gli studenti andranno in classi con un forte pericolo di contagiarsi.
Per questo, stiamo lavorando per la riqualificazione sanitaria delle scuole in previsione della riapertura e per acquistare presidi sanitari (mascherine, hand-washing station, disinfettanti) da distribuire agli istituti che sosteniamo.
Nessuna bambina e nessun bambino deve rimanere indietro!