In questi anni, innumerevoli vite sono state toccate e trasformate grazie all’impegno dei colleghi: dalle comunità rurali delle regioni più remote del Nepal, ai banchi di scuole di periferie, in Italia. Dai campi sfollati del Mozambico del Nord, alle zone colpite dal conflitto in Ucraina. Helpcode ha portato conforto, sostegno e opportunità là dove c’era più bisogno.
Tutto questo è stato possibile grazie a voi: sostenitori, volontari, partner e amici di Helpcode, che avete scelto di fare la vostra parte per costruire un mondo più giusto.
Nel 2023 abbiamo sostenuto 452.125 persone e tra queste più di 215mila sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze, dei quali oltre 34mila sono coinvolti nel Sostegno a Distanza.
Questo programma ci permette di intervenire nelle comunità vulnerabili di Nepal, Cambogia, Mozambico e Repubblica Democratica del Congo, in difesa di uno dei diritti fondamentali di bambini e ragazzi: l’istruzione, mettendo in atto diverse azioni congiunte, in collaborazione con consigli scolastici e istituzioni locali.
I paesi in cui abbiamo operato.
Raccolta fondi
Abbiamo raccolto 7.634.219 euro, dei quali il 78% da donatori istituzionali e il 22% da donatori privati.
Su quali tipologie di intervento abbiamo investito?
Leggi alcune testimonianze dal mondo
Sostegno a distanza
“Tra le storie più recenti, mi ha colpito molto quella di una bambina, circa 4 anni, che ci è stata portata dalla polizia locale perché si era persa. Sapeva dirci il suo nome, quello di sua mamma, ma non come riuscire a rintracciarla, se non indicandoci che lavorava in un certo mercato. Siamo andati più volte, ma senza nessun esito positivo. Finché un’altra donna che lavorava lì ci ha spiegato che la signora, da quando aveva perso la sua bambina non lavorava più, e ci ha indicato dove trovarla, a casa. In questo caso siamo stati fortunati, dopo tante ricerche e senza mai arrenderci, dopo 6 lunghi mesi in cui la bimba è stata ospite del centro Ek’abana e seguita dai nostri operatori, ha potuto riabbracciare la sua mamma.”
suor natalina isella, operatrice helpcode del centro ek’abana di bukavu. Repubblica Democratica del Congo.
Prevenzione, mitigazione e risposta alla violenza di genere a Cabo Delgado
“So cosa sono matrimonio precoce e stupro, e so quali a conseguenze portano. Le donne e le ragazze del centro sanno che possono parlare con me se sta succedendo qualcosa e io posso accompagnarle dal team di Helpcode per avere supporto. Nelle case di protezione parliamo e discutiamo di violenza di genere, ma insieme sappiamo anche divertirci, dimenticandoci di quello che succede fuori per qualche ora.”
Isabela, attivista comunitaria
Sviluppo delle competenze e avvio alla micro-impresa per le famiglie vulnerabili dello Yemen
“Quando mio padre è morto nel 2019, lasciandomi con mia madre e cinque fratelli minori, mi sono sentita sopraffatta dal peso delle mie responsabilità. La vita nel campo sfollati non è stata facile e ho lottato per provvedere alle necessità di base della mia famiglia. Nel novembre 2023, ho partecipato a un incontro con lo staff di Helpcode nel nostro campo ed ero molto entusiasta di partecipare al progetto: ho riversato anima e cuore in ogni lezione. Il formatore è stato paziente e di supporto, guidandomi in ogni fase del percorso.
Con questi strumenti in mano, dopo aver completato i 30 giorni di formazione, sono ora in grado di lavorare come manutentrice telefonica proprio qui nel campo e rispondere ad una necessità molto forte perché tante donne sono restie a rivolgersi agli uomini per riparare i loro telefoni, così possono rivolgersi a me.
Sono orgogliosa di quanto ho fatto e sono piena di entusiasmo e gratitudine per le opportunità che mi si prospettano.”
FATIMA MUHSIN, 21 ANNI, vive nell’insediamento di sfollati di Alsalam, nel distretto di Dar Sa’ad, Aden.
DELPAZ: Costruire la pace e la coesione sociale attraverso lo sviluppo economico inclusivo e sensibile alle questioni di genere
“Ci aspettiamo di migliorare la nostra vita perché avremo più introiti grazie all’uso di tecniche agricole più efficaci. Ho dei nipotini piccoli che mando a scuola e non vedo l’ora di potermi permettere di affrontare tutte le spese per la loro educazione senza problemi.”
ENESIA GURAMO, 79 ANNI, capofamiglia e membro dell’associazione di Towa Green Point del Distretto di Guro (Mozambico).