Lo scorso 10 giugno a Monouba si è tenuta la prima edizione della Compétition des Ambassadeurs et Ambassadrices de la paix, un concorso tra i giovani e le donne che hanno partecipato ai corsi di educazione alla pace e alla cittadinanza attiva nel corso dell’anno scolastico 2018/2019. L’iniziativa fa parte del progetto che Helpcode porta avanti in Tunisia assieme a IDH (Institut du Développement Humain), con il contributo dell’Unione Europea.
Il progetto si svolge in tre aree del paese: l’area metropolitana di Tunisi, il Governatorato di Medenine e Tataouine. Una trentina di insegnanti delle scuole superiori sono stati formati alla prevenzione dell’estremismo violento ed è stato avviato un dialogo su come prevenire la radicalizzazione tra i giovani, in particolare nella Tunisia meridionale. In quest’area la realtà che le persone sono solite affrontare è dura: alti tassi di isolamento, mancanza di opportunità di formazione e di lavoro, un’influenza più forte dei discorsi d’odio. Queste condizioni hanno portato a un aumento della visibilità dell’estremismo violento, che può essere facilmente identificato sia come un sintomo di disagio sociale sia come una richiesta di aiuto.
Un momento della Compétition des Ambassadeurs et Ambassadrices de la paix.
Per questo motivo, il progetto mira a creare dei “Club della Pace” nelle scuole coinvolte, dove gli operatori IDH svolgono attività di monitoraggio e di coinvolgimento degli studenti attraverso varie forme (videoclip, cineforum, dibattiti di classe e altro). Uno dei nostri più grandi risultati è l’identificazione e la selezione di 97 ambasciatrici e ambasciatori impegnati a promuovere la cultura di pace e la cittadinanza globale tra i loro coetanei.
I ragazzi della Compétition des Ambassadeurs et Ambassadrices de la paix.
Nei prossimi mesi promuoveremo un programma di scambio con la Scuola di Pace di Monte Sole, una Fondazione che attua progetti di formazione e di educazione alla pace, di risoluzione non violenta dei conflitti, di rispetto dei diritti umani, per promuovere la pace tra le persone e tra le culture diverse. Il suo scopo è costruire una società senza xenofobia, razzismo e ogni altro tipo di violenza verso gli esseri umani e l’ambiente. La Scuola di Monte Sole si trova in un luogo altamente simbolico, vicino a Marzabotto, dove alla fine della Seconda Guerra Mondiale l’odio e la discriminazione hanno portato a un massacro con oltre 700 vittime in pochi giorni. La storia e l’esperienza di questo luogo rappresentano un grande esempio di resilienza e di costruzione di comunità attraverso il dialogo, anche a seguito di una tragedia provocata dall’odio.
Crediamo che l’istruzione possa essere un ottimo equalizzatore di opportunità, un punto di svolta e un punto di partenza per promuovere l’uguaglianza e l’inclusione di genere. Questo è il cuore del progetto “Donne e giovani per la pace“, che vuole accrescere il potenziale delle donne e dei giovani, sia come motori di cambiamenti positivi nella loro comunità sia, allo stesso tempo, come i principali attori della costruzione della pace e della stabilità in Tunisia. Questo è un segnale forte per la società tunisina, che non vuole più essere identificata come terra di foreign fighters.
Un momento della premiazione.
Da ricordare poi che quest’iniziativa si muove nell’ambito del dialogo dei paesi del Mediterraneo per favorire lo scambio di esperienze, buone pratiche e la creazione di reti comunitarie.