Obiettivi generali

Generare un cambiamento positivo all’interno della società tunisina attraversi le donne e i giovani.

Obiettivo specifico

Rafforzamento di reti locali di donne per la costruzione di una cultura di pace e creazione di una rete di dialogo partecipativo per meglio comprendere il fenomeno della radicalizzazione. Promozione di una contro-narrativa indirizzata ai giovani a rischio di radicalizzazione.

Risultati attesi

Sviluppo di campagne di sensibilizzazione contro l’estremismo violento nei luoghi in cui i giovani socializzano e nelle scuole (12 comunità, 20 leader donne locali). Mitigare il rischio radicalizzazione tra i giovani attraverso l’aumento di occupazione giovanile.

Informazioni sul progetto

Negli ultimi anni il fenomeno della radicalizzazione tra i giovani tunisini, soprattutto nell’area metropolitana di Tunisi e nel sud del Paese, ha visto un incremento esponenziale, dimostrato dall’aggressiva propaganda a favore di gruppi islamisti estremi sui social media – la Tunisia è uno dei 10 paesi da cui partono il maggior numero di tweet a sostegno dell’ISIS. Sono inoltre numerosi i giovani foreign fighters che partono dalla Tunisia per andare a combattere in Iraq, Siria e Libia.

L’instabilità politica che ha caratterizzato il paese dopo la rivoluzione del 2010-11 e un preoccupante incremento della disoccupazione stanno generando un incremento dei flussi migratori. Secondo dati del 2016, la disoccupazione interessa il 15.4% della popolazione (12,5% per gli uomini e 23% per le donne), e raggiuge il 31,2% tra i laureati (20.3% uomini, 40% donne).

In questo contesto, l’iniziativa mira a promuovere l’empowerment socio-economico delle donne e l’equità di genere, valorizzando il ruolo cruciale e attivo che donne e giovani possono giocare contro la radicalizzazione e l’estremismo violento attraverso opportunità di formazione, business sostenibile, inclusivo e integrato nel mercato.

L’intervento si propone di prevenire la radicalizzazione attraverso le seguenti aree prioritarie:
a) prevenzione dei conflitti;
b) Coinvolgimento delle comunità, attraverso lo sviluppo di strategie partecipative con società civile e comunità locali;
c) Rafforzamento delle capacità dei giovani promuovendo la partecipazione nei processi decisionali a livello locale e nazionale;
d) Utilizzo di internet e social media per comunicare messaggi positivi mostrando che il cambiamento è possibile.

Costi dell’azione

80.000€

Beneficiari

  • 500 donne attiviste
  • 500 giovani a rischio radicalizzazione (dai 15 ai 29 anni, per il 14% maschi)

Finanziatori

Unione Europea in Tunisia

Partner di progetto

  • Scuola di Montesole
  • IDH (International Institute of Human Development)
  • Terre des Hommes

Coordinatore progetto

Martina Venzo

Project leader