Garantire sicurezza alimentare per la popolazione nei distretti di Gorongosa e Marínguè in Mozambico.
Garantire ai piccoli produttori agricoli un sostegno per migliorare la produttività e permettere loro una maggiore competitività nei mercati di riferimento.
Riduzione dell’insicurezza alimentare e rafforzamento dell’associazionismo locale.
Il distretto di Gorongosa, in Mozambico, ha recentemente ritrovato stabilità e pace dopo un interminabile periodo di tensione causato dal conflitto civile che ha afflitto quest’area del Paese. Sempre in Mozambico, nel distretto di Maringue il conflitto ha avuto un grande impatto sulla salute alimentare della popolazione che è passata da una media di tre pasti al giorno a uno soltanto.
Seppur si respiri un clima di grande fiducia, grazie alla riapertura di strade e mercati locali e una conseguente ripresa del settore agricolo, permane una situazione di grave insicurezza alimentare dovuta alla difficile ricostruzione del tessuto sociale. La scarsa disponibilità di cibo, affiancata a una cattiva qualità dell’acqua, ha favorito l’insorgere di malattie croniche, aggravando ulteriormente le condizioni di salute di molte comunità.
Questo progetto, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha l’obiettivo di garantire un’adeguata sicurezza alimentare, partendo dal sostegno ai piccoli produttori e produttrici in ambito agricolo.
Per fare questo è fondamentale rafforzare le associazioni di agricoltori e incrementare la produzione attraverso: un migliore accesso alle risorse idriche, il miglioramento della qualità delle colture (mais, patate, fagioli e sesamo) e il rafforzamento delle capacità nella post-produzione e nell’accesso al mercato.
In Mozambico l’agricoltura su piccola scala è un’attività fondamentale per la riduzione della povertà. Infatti, circa l’80 percento della popolazione è impegnata nel settore agricolo, contribuendo per circa un quarto del Prodotto Interno Lordo del Paese. Tuttavia, l’accesso dei piccoli contadini ai servizi e ai mezzi di produzione è molto limitato e la commercializzazione è resa difficile da problemi di trasporto, dalle difficoltà di accesso al credito e dallo scarso potere di negoziazione con gli intermediari.
L’associazionismo contadino è cruciale per l’integrazione dei piccoli produttori nel mercato, poiché permette loro di incrementare la produttività, aumentare la capacità di negoziazione e un coinvolgimento equo in partenariati con il settore privato. L’associazionismo permette inoltre di valorizzare il ruolo produttivo delle donne che nonostante partecipino attivamente alle attività agricole tendono a essere escluse dai processi decisionali, e di conseguenza hanno meno accesso a informazioni importanti.
Lo sviluppo di filiere inclusive e sostenibili da un punto di vista sociale, economico, ambientale e di genere, permette di garantire un’equa integrazione dei piccoli produttori riconoscendo e valorizzando il loro ruolo portante nella filiera.
Costi dell’azione
100.000 €
Beneficiari
1200 beneficiari diretti e 4500 beneficiari indiretti
Finanziatori
Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo
Coordinatore progetto
Matteo Rainieri
Ufficio di Gorongosa