In Nepal, namasté è uno dei modi più educati e gentili per salutare qualcuno. Un saluto garbato ed elegante. Infatti, il significato della parola namasté dice molto sulla cultura nepalese. Il termine deriva dal sanscrito antico e significa mi inchino alla divinità che è in te. Per la cultura nepalese gli ospiti devono essere trattati al pari di dei, ed è normale che il modo di salutare sia in linea con la cultura in cui si sviluppa.

Se viaggiate in Nepal vi confronterete con questo saluto fin da subito, già al momento del vostro imbarco in aeroporto. Infatti sarà proprio il personale di bordo a darvi il benvenuto con un sorriso garbato ad accompagnare il namasté. Sarà il primo incontro con una cultura affascinante e misteriosa e complessa. Quasi istintivamente risponderai al saluto e senza accorgertene continuerai a ripetere questo gesto per tutta la permanenza in Nepal.

Un namasté accompagnato da un sorriso non potrà che generare un altro sorriso sul tuo volto. È un modo per rompere il ghiaccio in molte situazioni o contesti. Un namasté ti aprirà molte porte, e anche molti cuori. Inizia a praticare il namasté anche prima di imbarcati per un viaggio alla scoperta di questa regione.

Non sarà facile lasciarsi alle spalle l’abitudine di una vigorosa stretta di mano, seppur al giorno d’oggi incontrerai parecchie persone che, allungheranno il braccio in attesa di stringere la tua mano. Un chiaro segno della globalizzazione ma, dopo l’iniziale stretta di mano, saranno ben felici di scambiare un ‘namasté.

Il namasté non è utilizzato solo per salutare o dare il benvenuto. Infatti, viene utilizzato per congedarsi e per dimostrare gratitudine. Un ‘dhnayabad’ (grazie) accompagnato dal namasté sarà sicuramente molto apprezzato dal vostro interlocutore. Quindi, indipendentemente dalla situazione, sia un incontro, un benvenuto, un addio o un ringraziamento chiunque apprezzerà un namasté.

Ma qual è il modo corretto di fare un namasté? Unisci i palmi delle tue mani, portale sotto al mento, abbassa leggermente il capo e fai un sorriso con le tue labbra ( e con i tuoi occhi, come dicono qui in Nepal) e pronuncia namasté con voce gentile. Alcune persone tengono gli occhi rivolti verso il suolo, mentre altri ti guardano dritti negli occhi. Ognuno ha il suo carattere e personalità e tu troverai il modo che si concilia meglio con il tuo modo di essere.

Le mani giunte significano umiltà e il sorriso sul tuo volto indica calore e rispetto per la persona alla quale ti stai rivolgendo.

Namasté significa proprio questo: rispetto. Rispetto per dio negli altri, rispetto per la purezza interiore e umiltà. Per questo chiunque sarà disposto a ricambiare il tuo namasté.

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