Anche quest’anno siamo tornati con molto piacere a Sestri Levante in occasione del tradizionale Festival Andersen, celebre manifestazione dedicata a bambini, bambine e famiglie. 

Partecipare per la seconda volta come Charity Partner è stata per noi un’esperienza meravigliosa: abbiamo incontrato persone di tutte le età mentre la musica dei concerti riempiva l’aria e le performance di danza e circo incantavano gli spettatori.  

Il nostro stand, posizionato davanti al Comune, è stato un punto d’incontro e di scambio. Qui, tra un saluto, una capulana colorata e una nuova storia da raccontare, molte persone hanno scelto di sostenerci con una piccola donazione. Ogni contributo rappresenta un tassello fondamentale per far vivere i nostri progetti e regalare un futuro migliore ai bambini e alle bambine di tutto il mondo. 

Immagine 1. Claudia Gerini al banchetto Helpcode. Foto di Magdalena Kaczowka. 

Il Festival ci offre sempre l’occasione di vedere realizzati i valori in cui crediamo: l’importanza di rendere protagonisti i più piccoli e le più piccole e spronarli a liberare la propria fantasia e creatività, emozioni tipiche dell’infanzia, che in queste occasioni sono in grado di coinvolgere anche i più grandi.  

Il racconto di Claudia Gerini 

Andai a comprare la focaccia, alla cassa c’erano questi bigliettini che facevano conoscere Helpcode e parlavano di adozione a distanza, come con pochi euro potevo garantire a un bambino dall’altra parte del mondo la scuola. Io chiamai e siccome ero diventata mamma da poco ho voluto adottare una bambina.

Claudia Gerini, madrina del Festival e testimonial di Helpcode 

Con queste parole Claudia Gerini, madrina del Festival e nostra testimonial, ci ha raccontato come ha conosciuto la nostra realtà e come, da quel momento, è iniziata la sua avventura come genitore a distanza di una bambina mozambicana grazie all’esperienza del Sostegno a Distanza.

Immagine 2. Claudia Gerini. Foto di Magdalena Kaczowka. 

Il piatto che conta 

Durante l’inaugurazione del palco della Baia del Silenzio, dove si sono svolti spettacoli, concerti e talk, Claudia è stata la nostra voce per raccontare il progetto “Il piatto che conta”, grazie al quale possiamo garantire un pasto completo al giorno a oltre 600 bambini e bambine nelle zone rurali del distretto di Moamba in Mozambico. 

Sentire Claudia raccontare l’impatto di questo progetto è stato un momento emozionante. La ringraziamo di cuore per tutto l’impegno e la vicinanza che ci riserva: il suo supporto ci ha permesso di fare la differenza nella vita di molti bambini e bambine. 

Il nostro talk sull’equità di genere 

Il giorno di chiusura del Festival, domenica 9 giugno, vi abbiamo presentato il nostro panel Equità di genere ed educazione: sfide e possibili soluzioni, occasione di confronto su un tema a noi molto caro e sul quale lavoriamo ogni giorno con progetti e iniziative, in Italia e nel mondo.  

Quello che noi facciamo è sì raccontare delle storie, cercare di trovare dei role model con cui confrontarsi ma anche e soprattutto cercare di dare gli strumenti critici ai ragazzi e alle ragazze per pensarsi, per muoversi come attori e attrici di un cambiamento complesso, dentro un mondo che ha queste difficoltà, senza rimuoverle.

Elena Varoli, Responsabile attività educative Helpcode 
Immagine 3. Arianna Porcelli Safonov, Elena Varoli, Paola Francesca Rivaro, Matteo Cavalleroni, Francesca Baraghini. Foto di Magdalena Kaczowka. 

È stato un momento fertile di condivisione, dove sono emerse diverse esperienze e prospettive di vita. Ci ha ricordato quanto sia importante comprendere il sistema in cui viviamo per poterlo decostruire e ricostruire. 

Sono stati tanti i punti di riflessione portati sul palco, che ci porteremo dentro e sui quali continueremo a lavorare per consentire a ragazzi e ragazze una concreta possibilità di ridurre il gender gap e vivere un futuro più equo.  

Con questo salutiamo il Festival Andersen che per noi non è solo un evento, ma un viaggio che ci permette di avvicinarci sempre di più ai nostri obiettivi, con il supporto di tutti e tutte voi.  

Grazie!