La continua instabilità in diverse aree dell’Africa si traduce in un movimento di persone senza precedenti e in un aumento del flusso di migranti e rifugiati verso l’Europa e altri Paesi terzi.
La mancanza di dati dettagliati, comparabili e disaggregati sui flussi di migranti è spesso percepita come una barriera che impedisce la “formulazione di politiche basate sui fatti per massimizzare i benefici della migrazione per lo sviluppo economico in tutto il mondo”.
In questo contesto, sfruttare i big data può essere molto importante per migliorare la capacità di attenuazione del fenomeno migratorio e la prontezza e la capacità di risposta.
Il 18 giugno Helpcode ha partecipato con i suoi esperti alla conferenza su “Investimenti, Innovazione e Imprenditorialità per la creazione di capacità produttiva e lo sviluppo sostenibile” presso la sede dell’UNCTAD a Ginevra portando la sua esperienza sul campo.
Nel 2019 siamo presenti in Libia con il progetto “Verso una migrazione sostenibile”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Il progetto contribuisce al miglioramento della vita dei migranti e dei rifugiati nell’area di Tripoli.
Avendo il compito di monitorare le operazioni di emergenza in corso in Libia, le nostre delegate Martina Venzo e Chiara Quintavalle hanno presentato gli strumenti di controllo da remoto utilizzati negli interventi umanitari in aree poco accessibili.
Martina Venzo, Chiara Quintavalle
La gestione della crisi migratoria è un processo complesso che richiede importanti capacità e la cooperazione tra diverse agenzie e organizzazioni: le Agenzie dell’Unione Europea, i centri di coordinamento nazionali, i responsabili degli aiuti umanitari e delle protezioni civili, le ONG coinvolte nella gestione giornaliera della crisi migratoria, le autorità nazionali e il settore privato.
Helpcode sta sviluppando le competenze necessarie per gestire, progettare e utilizzare programmi di telerilevamento sia durante i disastri naturali sia in caso di emergenze dovute ai conflitti, in particolare nel contesto libico.
L’insicurezza della Libia continua a ostacolare l’accesso al Paese. Dallo scorso aprile, il conflitto si è intensificato, limitando fortemente l’accesso umanitario alla capitale. Per questo, è necessario un meccanismo di controllo da remoto. Helpcode sta usando nuovi strumenti per monitorare lo stato dell’arte della costruzione di edifici e la distribuzione di beni di prima necessità, di cui possono beneficiare sia i migranti che i rifugiati presenti nel Paese.
Le principali fonti che sono state utilizzate per raccogliere dati relativi ai flussi migratori possono basarsi su tre modalità:
Per il monitoraggio delle distribuzioni di beni di prima necessità, Helpcode ha utilizzato un’applicazione chiamata GINA International, che consente di raccogliere dati direttamente sul campo e garantisce sicurezza e controllo da remoto.
La presentazione dell’app Gina.
Alcune immagini satellitari
Operare in aree ad alto rischio può esporre il nostro personale a gravi pericoli. Avere la possibilità di monitorare il nostro personale aumenta la loro sicurezza e la pianificazione degli spostamenti. L’app GINA ci consente:
Come abbiamo visto, il potenziale di questi mezzi innovativi è importante alla luce delle attuali lacune nella raccolta di dati e della necessità di monitorare i progressi sulla migrazione secondo gli obiettivi degli SDGs.
La disponibilità di dati rappresenta un’opportunità per colmare le lacune che ci sono sulla comprensione della migrazione. In particolare, ciò è dovuto alla tempestività, alla frequenza di aggiornamento, all’ampia copertura (tutti gli utenti di dispositivi mobili e piattaforme Internet) e al livello di dettaglio che i dati possono fornire.
Un vantaggio è che tali dati vengono generati senza costi aggiuntivi e con un costo inferiore rispetto a quelli provenienti da fonti tradizionali, pur dipendendo della disponibilità dei titolari di dati a condividerli o dalle informazioni che questi possono generare.
Un momento del meeting.
L’ingresso della sala del meeting.
Nelle situazioni di emergenza e crisi, il partenariato tra settore pubblico e privato può portare a interventi più efficaci, economici e sicuri. Ci auguriamo si possano promuovere questo tipo di collaborazioni anche in futuri interventi umanitari.
Durante la sessione informale 4 dell’UNCTAD[1], è stato interessante e coinvolgente conoscere l’esperienza di altre realtà che si occupano di sviluppo. Vorremmo ringraziare l’UNCTAD e le varie agenzie delle Nazioni Unite, stati membri e tutte le organizzazioni partecipanti per averci ospitati in questo evento. È stata un’esperienza formativa molto positiva e stimolante, che ci lascia ottimisti sul fatto che ci sono molte persone e organizzazioni che investono per creare un futuro migliore per tutti.
Questo evento è stato finanziato da AICS nell’ambito del progetto AID 11242 “Verso una migrazione sostenibile”.
[1] Helpcode ha partecipato alla Informal Session di martedì 4 giugno, intitolata “Imprenditori migranti: accelerazione dell’integrazione e dello sviluppo economico”, insieme ad altri sei illustri relatori del mondo accademico: University College London, University of Southern Denmark in Odense, Banca Mondiale, Dipartimento federale della Svizzera per gli Affari Esteri e altre realtà del settore privato come SINGA Svizzera e ARCADIA Blockchain.