Abbiamo scelto di iniziare il Villaggio dei Diritti 2017 con una frase di Tom Clark, giudice della Corte Suprema americana (1949 – 1967), perché parlare di diritti è prima di tutto una questione di giustizia.

Sabato 18 novembre, oltre 400 persone hanno riempito la Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, piene di entusiasmo e desiderose di conoscere le nostre iniziative a sostegno dei minori.

L’evento, interamente dedicato ai bambini e ai loro diritti, è stato organizzato in occasione della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, celebrata in tutto il mondo il 20 novembre. Una data molto importante, nella quale si ricorda l’adozione della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1989.

 

Il villaggio dei diritti

 

La protezione dell’infanzia è garantita sulla carta, ma rispettare e far rispettare questi diritti è compito di tutti noi.

Cosa significa quindi proteggere i diritti dei bambini?

Per noi significa pagare la mensa scolastica a bambini come Pietro e i suoi compagni della scuola di Acquasanta Terme nelle Marche, dove tante famiglie colpite dal terremoto faticano a far quadrare i conti. Se ci spostiamo un po’ a Sud, in Repubblica Democratica del Congo, significa garantire a bambine come Grace accoglienza, cure e affetto per ricucire le ferite generate dall’emarginazione e dalla povertà.

Stare dalla parte dei bambini e dei loro diritti per noi significa garantire un pasto al giorno e servizi igienici a bambine e bambini nelle comunità più emarginate in Nepal e Cambogia, dove andare a scuola per molti significa attraversare fiumi e foreste, un percorso lungo da percorrere ogni mattina, spesso a stomaco vuoto.

Garantire i diritti in Mozambico significa donare sementi e insegnare nuove tecniche di irrigazione a donne come Palmira, una giovane ragazza madre la cui attività economica è minacciata da una forte siccità.

Parlare di diritti significa insegnare alle nuove generazioni come si può essere cittadini oggi, quali sono le competenze necessarie e come queste si intersecano nel mondo globale, reale e digitale.

Il villaggio dei diritti è tutto questo e molto altro. Moltissimi i partner che in tanti modi diversi hanno dato voce ai diritti dei bambini. Crediamo di essere riusciti a raggiungere l’obiettivo che ci eravamo dati:  coinvolgere i bambini su un tema complesso attraverso l’arte, il teatro, la musica e il gioco.

 

Il pifferaio di Hamelin, Alessandro Damerini, Il Villaggio dei Diritti

 

Grazie al Teatro della Tosse tutti i bambini presenti sono stati rapiti dalle note del flauto de ‘Il pifferaio di Hamelin’ e dalla divertentissima interpretazione di Alessandro Damerini. Dopo un pomeriggio intenso trascorso tra, colori, attività sensoriali, giochi e caricature, non poteva mancare la performance del Coro popolare della Maddalena che, con la sua musica travolgente ha fatto divertire adulti e bambini. Una giornata veramente speciale!

Per rivivere i momenti più belli del villaggio dei diritti visitate la galleria di foto qui sotto.

Vi aspettiamo tutti il prossimo anno, perché vogliamo che ogni bambina e ogni bambino possano essere prima di tutto questo, bambini. Protagonisti del loro presente, artefici del loro futuro, consapevoli dei loro diritti.

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