Come ente del terzo settore, le nostre collaborazioni con il mondo del profit stanno diventando sempre più frequenti e rilevanti. Stanno crescendo, infatti, le aziende che ci danno la possibilità di aumentare l’impatto sulle vite di tante bambine e bambini, talvolta anche in maniere creative e inaspettate.
Questi sodalizi nascono da una comunità di intenti e valori, come successo con Ekis Corporate, coaching company con cui collaboriamo da diverso tempo.
Abbiamo fatto qualche domanda a Giovanni Sposito, Master Trainer & Business Coach di Ekis, che ci ha aiutato a raccontare di più di questa partnership.

Ciao Giovanni, ci racconti dell’attività di Ekis e di come vi siete avvicinati alla nostra organizzazione?

In Ekis Corporate siamo orientati allo sviluppo delle aziende, alla crescita delle loro persone, al progresso, al benessere, all’innovazione.

La nostra missione è quella di portare e favorire il cambiamento e, con esso, aumentare le consapevolezze che le persone hanno all’interno delle aziende, attraverso percorsi di coaching e training, individuali o di team.

Siamo molto sensibili alle tematiche solidali, ancor di più quando si tratta di garantire la formazione, l’educazione e il futuro delle nuove generazioni con pari opportunità.
“Mettere a terra il bene” è ciò che meglio descrive la nascita della partnership tra Ekis Corporate ed Helpcode, nata da un’alleanza di intenti e nel voler portare un cambiamento nel mondo.

Quali sono secondo te i valori che Ekis e Helpcode condividono?

Secondo me il più importante valore che condividiamo è la passione per ciò che facciamo e l’impegno e la determinazione con il quale portiamo avanti ognuno la propria missione.
Ma anche onestà e lealtà, uguaglianza e congruenza, unione e un grande lavoro di squadra.

Durante il primo anno di collaborazione, Ekis ha donato un workshop al team di Helpcode. Di cosa si è trattato?

Il nostro approccio si basa sull’apprendimento esperienziale, ed è proprio grazie all’utilizzo di metafore e dinamiche esperienziali che abbiamo allenato le persone di Helpcode a comunicare al meglio, con se stessi e con gli altri.

Sono state 3 giornate intense, utili non solo a rafforzare le relazioni interpersonali e a rendere più immediato il flusso che porta alla realizzazione dei progetti umanitari, ma essenziali per dare ancora più slancio ed energia alla mission di Helpcode: creare un domani che ieri non c’era per le bambine e i bambini del mondo.

Un bell’esempio di collaborazione tra un’azienda e un ente del terzo settore. Quali sono i vantaggi e le opportunità secondo la vostra esperienza?

L’opportunità è quella di mettersi al servizio degli altri e del contesto che circonda, perché solo così si è in grado, ognuno nel proprio piccolo, di cambiare il mondo.

In Ekis Corporate siamo orientati alla crescita e questo significa anche andare oltre il proprio business, donando del tempo per contribuire alla crescita di enti che portano del bene, come Helpcode.

Quale pensi possa essere invece il valore aggiunto per un’azienda o un’organizzazione non profit che decide di lavorare con voi?

Penso che spesso numerose organizzazioni non profit siano talmente focalizzate nell’aiutare gli altri, che si dimentichino di aver cura di se stesse e dei propri team.

Anche nelle aziende no profit è necessario sviluppare competenze comunicative e manageriali per poter fare ancora più la differenza per le persone e per le strutture che supportano.

Uno sguardo al futuro. Quali sono secondo te i prossimi passi che possiamo percorrere insieme?

Ci piacerebbe poter sviluppare attività sinergiche e organizzare un evento insieme per sensibilizzare sempre di più le aziende a mettere a terra il bene, ognuna con il proprio talento.