Negli ultimi dieci anni, le attività economiche delle famiglie di Gorongosa hanno subito gravi contraccolpi – prima a causa del conflitto che ha interessato le Province centrali del Paese tra il 2012 e il 2019, e poi per le conseguenze del ciclone Idai e degli effetti più ampi della vulnerabilità climatica. L’instabilità provocata dal conflitto ha costretto le famiglie ad abbandonare le loro abitazioni ed i loro campi per stabilirsi in zone ritenute più sicure – la cittadina capitale del Distretto, Vila de Gorongosa, o le zone più remote di questo, distanti dalle strade che sono state teatro degli attacchi. Questi spostamenti hanno richiesto alle famiglie di riadattare le loro strategie economiche e di sopravvivenza – fino a quel momento prevalentemente basate sull’agricoltura – alla nuova situazione, con gravi difficoltà: l’insicurezza creata dal conflitto si innescava infatti su un contesto estremamente fragile dal punto di vista economico e sociale e con gravi sacche di insicurezza alimentare cronica.
Questa situazione è stata esacerbata dall’arrivo del ciclone Idai, nel marzo del 2019. Il ciclone, come abbiamo spesso raccontato in quel periodo, ha devastato abitazioni, scuole, campi, ridotto notevolmente la mobilità della popolazione, distrutto la produzione agricola di quell’anno. È stato un disastro naturale che si è verificato in un contesto ormai da anni toccato dagli effetti del cambiamento climatico, effetti che si sentono in modo sempre più concreto anche oggi, con stagioni delle piogge imprevedibili, e che mettono a rischio le attività agricole delle famiglie e, di conseguenza, la loro sicurezza alimentare.
Lavorare in un contesto che è stato colpito da un conflitto richiede di concentrarsi sia sulla ricostruzione del tessuto sociale che di quello economico, in un’ottica di sostenibilità e di inclusione. È quello che Helpcode ha contribuito a fare negli ultimi anni, con il progetto “Cultura e pace mano nella mano per lo sviluppo di Gorongosa”, finanziato dall’Unione Europea: valorizzare la cultura e i saperi locali e promuovere una cultura di pace per lo sviluppo inclusivo e sostenibile a Gorongosa.
“Questo progetto mi sta aiutando molto. Prima non avevo soldi per far prendere la patente a mio figlio. Ora ci sono riuscita: oggi lui fa il camionista. Un altro figlio non aveva la divisa scolastica, ma sono riuscita a comprarla. Riesco a fare cose per loro. E poi, uso questi soldi per comprare altro materiale per cucire. Per non cadere, per andare avanti”
Anita Neves Vicente, sarta di Gorongosa formata nell’ambito del progetto “Cultura e pace”.
La valorizzazione dei saperi locali ha incluso anche le attività artigianali – sartoria, lavorazione del bambù e della terracotta, falegnameria – che costituiscono per le famiglie una fonte di reddito alternativa – e spesso più stabile – all’agricoltura. Attraverso un processo di formazione tecnica e gestionale, sostegno alla regolarizzazione delle associazioni di artigiani, distribuzione di materiali, costruzione di magazzini e bancarelle, organizzazione di fiere e mercati, il progetto ha permesso di mettere 250 artigiani di Gorongosa nelle condizioni di lavorare in modo più organizzato, con migliori competenze tecniche e raggiungendo un mercato più ampio, facendosi conoscere come professionisti e allo stesso tempo contribuendo a migliorare le condizioni di vita delle loro famiglie.
Questo video racconta la loro storia.
Disclaimer e credits:
Questo video è stato prodotto con il sostegno finanziario dell’Unione Europea. Il suo contenuto è di esclusiva responsabilità di Helpcode e non riflette necessariamente le opinioni dell’Unione Europea.
Video diretto, prodotto e montato da Paolo Ghisu e Fabio Ghisu.
Foto by Paolo e Fabio Ghisu
Per informazioni: roberta.pellizzoli@helpcode.org