In Nepal si intravede finalmente una speranza per le scuole. Sembra che il Governo stia pensando a una loro riapertura, almeno dove le positività al COVID-19 sono state contenute, come le aree remote di Chitwan e Makwanpur in cui Helpcode sostiene diversi istituti.

 

In questi mesi, le misure per prevenire il contagio hanno pesantemente gravato sull’istruzione delle bambine e dei bambini nepalesi, come sui loro coetanei nel resto del mondo. Il futuro delle nuove generazioni, delle loro famiglie, delle loro comunità, di tutto l’intero Nepal dipende dall’educazione. Ma garantire una qualche forma di didattica a distanza, soprattutto nelle aree remote del Paese, è stato difficile, se non quasi impossibile.

 

Internet è un privilegio per pochi e le lezioni online sono state possibili solo per un numero ristretto di studenti nepalesi. Programmi di educazione sono stati trasmessi sulla televisione e la radio nazionale, ma nelle aree remote moltissimi non hanno accesso nemmeno a questi media. Far ripartire il sistema scolastico è quindi una necessità.

 

Il 14 giugno il Nepal è entrato in quella che potremmo definire “fase 2”. Per ora, solo i negozi e la circolazione dei mezzi sono ripartiti, ma è di nuovo possibile anche per il nostro staff spostarsi e ricominciare i lavori per dare servizi igienici adeguati e acqua potabile alle scuole che sosteniamo. Un’opera ancora più importante ora, che si prospetta una riapertura delle scuole e bisognerà garantire a tutte le bambine e i bambini di frequentare le classi in sicurezza, senza paura di contagi.

 

In particolare, grazie al sostegno della Municipalità di Chêne-Bougeries (HCS), una città svizzera, ci occuperemo in queste settimane di:

 

Bambini nepalesi mentre si lavano e mani

Le stazioni per il lavaggio delle mani che abbiamo realizzato nella scuola di Chaibung a ottobre 2019

 

Già qualche timido passo verso la ripresa comunque si muove. Dal 5 luglio, la municipalità rurale di Ichhakamana (distretto di Chitwan) ha incaricato le scuole locali di iniziare programmi di insegnamento per gruppi ristretti di studenti. Un insegante si occupa di riunire settimanalmente il gruppo che gli è stato assegnato e dà a ognuno compiti da svolgere, poi controllati e corretti la volta successiva per verificare i progressi.

 

Un primo passo importante, ma è ancora troppo poco. Gli studenti del distretto di Chitwan si trovano ancora a studiare per la maggior parte del tempo da soli. Queste classi ristrette vengono inoltre tenute in luoghi poco consoni all’apprendimento, come spazi aperti o case. Le scuole infatti non sono ancora sicure e alcuni edifici del distretto sono stati utilizzati per mettere in quarantena i casi di COVID-19.

 

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Esempi delle condizioni in cui sono svolti i gruppi ristretti di insegnamento

 

A Makwanpur invece, questa modalità di insegnamento è in programma ma non è ancora attiva. In tutti questi mesi, gli insegnanti hanno comunque fatto, e continuano a fare, grandi sforzi per comunicare regolarmente con i propri alunni.

 

La riapertura delle scuole in alcune aree del Nepal ci riempie di gioia, anche se per ora è una notizia ufficiosa non ancora confermata. Ci sarà però ancora tanto lavoro da fare per riportare tutte le bambine e tutti i bambini in classe, per sanificare gli edifici e permettere a ognuno di tornare a studiare in sicurezza.

 

Grazie alla Municipalità di Chêne-Bougeries per l’aiuto che ci sta dando.

 

Grazie a te per tutto quello che deciderai di fare per garantire l’istruzione di tanti bambini, ora più a rischio che mai a causa degli effetti della pandemia e del lockdown, ma sempre in pericolo per catastrofi naturali, carestie, povertà.

 

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