Favorire l’accesso all’istruzione e formazione professionale per bambine, bambini e adolescenti emarginati della città di Bukavu.
Supportare il reinserimento scolastico per bambini di strada, tutelare bambine e ragazze accusate di stregoneria, e incentivare attività di auto-imprenditorialità e formazione professionale per adolescenti e giovani donne.
Reinserimento familiare per le ragazze accusate di stregoneria, aumento della partecipazione scolastica e riduzione del lavoro minorile nella città di Bukavu.
Il nostro intervento si concentra nella regione del Sud Kivu. Un’area nella quale metà della popolazione ha meno di 15 anni e il 34,3% della popolazione non sa né leggere né scrivere.
Sono moltissime le bambine e i bambini che non ricevono nessuna educazione, mettendo così a forte rischio il loro sviluppo psico-fisico e cognitivo, oltre ad opportunità di vita e occupazione. Molte ragazze hanno lasciato la scuola a causa delle alte tasse scolastiche, per scarsa motivazione, matrimoni e gravidanze precoci, o per obblighi familiari. Nonostante nel 2010 il Governo abbia decretato una transizione graduale verso l’istruzione primaria gratuita, il minerval (le tasse scolastiche) è ancora un ostacolo importante per oltre il 60% delle famiglie.
In quest’area collaboriamo con il Foyer Ek’abana, un centro fondato nel 2001, che ha come obiettivo il recupero, l’istruzione e l’integrazione sociale e professionale di bambine e adolescenti che per svariati motivi – tra i quali non ultimo l’accusa di stregoneria – si trovano ai margini della società.
I nostri instancabili operatori lavorano per accogliere ed accompagnare centinaia di bambine e bambini allontanati da casa nella città di Bukavu. Ci impegniamo per garantire una scuola di qualità e protezione alle bambine e ai bambini più vulnerabili provenienti dai quartieri più poveri della città.
L’accesso all’istruzione permette di limitare il fenomeno del lavoro minorile ma in molti casi le famiglie non si possono permettere di perdere le entrate economiche garantite dai più piccoli. Per far fronte a questa situazione, abbiamo attivato percorsi di formazione su attività generatrici di reddito o autoimprenditorialità (taglio e cucito, piccola agricoltura, allevamento, etc) per adolescenti e giovani donne. Inoltre, incentiviamo e sosteniamo il rilancio economico attraverso micro crediti per piccole attività imprenditoriali.
Abbiamo iniziato un lavoro di sensibilizzazione della comunità sui problemi dei minori vulnerabili al fine di stimolare una cultura della solidarietà. Parte integrante di quest’opera di sensibilizzazione sono i Club di Pace, corsi di formazione diretti ai genitori organizzati all’interno delle scuole, su tematiche quali l’alcolismo, le sette o la superstizione.
Costi dell’azione
50.000 €
Beneficiari
Finanziatori
Partner di progetto
Coordinatore progetto
Elisa Verde
Rappresentante paese