Questo motto, tratto dal poema di Cecco D’Ascoli “L’Acerba”, si legge scolpito sul travertino in una delle tante case rinascimentale di Paggese, piccola frazione di Acquasanta Terme, nella provincia di Ascoli Piceno.
Il paese, costruito con tanta fatica nel 1500 resiste ancora oggi, ed è scampato anche agli ultimi violenti terremoti dello scorso anno. Dicono perché si poggia proprio sul travertino, pietra che per sua natura attutisce le onde sismiche.
Un tempo meta di turisti da tutto il mondo, oggi la zona è silenziosa e quasi deserta. Certo, siamo in autunno, ma la vera ragione di questo deserto umano è sicuramente un’altra: la gente ha paura che la terra possa tremare di nuovo e non ha voglia di trascorrere le proprie vacanze tra case “impachettate” e crolli, che ricordano in ogni momento quello che è accaduto.
Ce lo racconta il proprietario dell’agriturismo Laga Nord, altro piccolo gioiello, immerso nei castagneti, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La struttura ha sei stanze per gli ospiti, ma da un anno non viene più nessuno.
Nella zona montana di Acquasanta l’elemento caratterizzante è il castagno, i cui alberi formano boschi di grande valore, paesaggistico, e, per il comune di Acquasanta Terme, anche economico, visto che con oltre mille ettari di castagneti è il comune con la maggiore superficie castanicola a livello regionale.
La preservazione della castanicoltura rappresenta dunque un elemento fondamentale per lo sviluppo dell’economia locale che ha saputo selezionale delle cultivar ottime.
L’azienda agricola ha delle preziose cultivar di marroni, da mangiare come frutti, sia lessati che arrostiti, che da utilizzare per l’impiego in cucina. Gusto e tradizione si fondono poi nelle “olive all’Acquasanta” una variante ricercata da Fausta, lo chef dell’agriturismo Laga Nord, che ha introdotto nell’impasto della carne della classica oliva all’ascolana, anche la castagna. Per la frittura, l’oliva viene poi passata nella farina di castagna e impanata. Il risultato è un sapore unico e delicato in cui tradizione e usanze locali si fondono per dar vita a un prodotto d’eccellenza. Accompagnate da vino cotto e castagne arrosto, le olive all’Acquasanta sono una golosità. Una friggitrice professionale, aiuterebbe molto nel lavoro.
Se le stanze non ospitano più nessuno, fortunatamente, c’è ancora qualcuno che in giornata va all’agriturismo per degustare le delizie che Fausta prepara.
Ma che cosa c’entra Helcode con questa storia?
Noi siamo al fianco della popolazione colpita dal terremoto, con il finanziamento della mensa scolastica per i bambini, e da qualche mese, anche con il progetto “Sapori che sanno di buono” per sostenere le attività economiche di questo comune.
Sono molte le imprese artigiane che hanno partecipato al bando, indetto da Helpcode in accordo con l’amministrazione comunale di Acquasanta Terme. Il progetto ha come obiettivo la ripresa e il rilancio di attività produttive esistenti, partendo dal settore agroalimentare e puntando sull’acquisizione di beni e servizi che possano garantire il mantenimento e l’aumento delle attività e della sostenibilità. Tutto questo per generare nuove opportunità di mercato, di specializzazione professionale, di inserimento lavorativo e di valorizzazione delle tipicità agro-alimentare nel turismo. L’azienda agricola agrituristica Laga Nord è una delle 16 che si è aggiudicata il finanziamento.
In attesa di assaggiare le Olive all’Acqusanta, e di conoscere meglio tutte le altre attività, ti invitiamo a sostenere questo progetto che prevede l’acquisto di una friggitrice e di un abbattitore termico per la conservazione dei prodotti.
Se hai un’azienda, e sei interessato a realizzare un’iniziativa di corporate social responsibility, coinvolgendo i tuoi dipendenti, o contribuendo direttamente al sostegno di queste attività, contattaci. Il centro Italia ci sta chiamando. Noi abbiamo risposto e tu?
Il titolo è un verso tratto da “L’Acerba” di Cecco D’Ascoli