Un tavolo ricolmo di medicine, una lunga fila di bambini e tanta speranza.

Dal mese scorso, sono riprese le visite mediche nelle aree più remote della Cambogia, dove è più difficile raggiungere gli ospedali e i centri di salute.

Grazie alla collaborazione di un dottore e un’infermiera, il nostro staff ha effettuato due cicli di controlli sanitari: uno all’interno della scuola preprimaria Wat Kbal Chrus (KSY), nella piccola comunità di Koh Sla, e l’altro nella primaria Andeng Sang (KKG). Si tratta di aree molto vaste, con una bassissima densità abitativa e pochissime infrastrutture, cosa che rende estremamente complicati gli spostamenti.

Non solo i bambini si sono messi in fila per il check-up. Durante i primi controlli, 108 pazienti, di cui 34 bambini, hanno ricevuto il check-up medico completo e i farmaci di cui avevano bisogno. All’Andeng Sang, invece, sono state visitate 139 persone, di cui 74 bambini.

 

 

Per permettere a tutte le donne presenti di sentirsi libere di comunicare al dottore i propri problemi senza imbarazzo, l’infermiera è stata costantemente presente al momento delle visite. Sanno che parlare è il primo passo per stare meglio.

Fortunatamente, la maggior parte dei pazienti visitati soffriva di malanni stagionali o di lieve entità come tosse, influenza, raffreddore, mal di denti, mal di stomaco o capogiri e sono stati somministrati medicinali in loco.

Ci sono stati, però, anche 4 casi gravi, affrontati dallo staff medico con grande scrupolo e serietà. In tre casi s’è trattato di una particolare forma di tubercolosi, per cui sono state predisposte terapie specifiche, abbinate a un monitoraggio costante per circa 6 mesi.

L’altro caso ha riguardato una bimba di 14 mesi affetta da una tosse forte e persistente, sospetta pleurite. Dopo due giorni di cure la piccola ha mostrato evidenti segni di miglioramento e ora è finalmente in via di guarigione.