In Mozambico, insieme a Helpcode, mi sono immersa nella vulnerabilità. Realizzare una missione di lavoro con una ONG, anziché viaggiare per turismo, ti costringe a imparare cose che non puoi permetterti di dimenticare”.

Queste le parole di Mariachiara Montera, food writer e content creator, che collabora con noi per raccontare “Dal campo al mercato” (C2M link al progetto): un progetto di sostegno integrato alle associazioni agricole e ai giovani produttori dei distretti rurali di Magude, Moamba e Manhiça nella provincia di Maputo, per la sostenibilità economica e ambientale, e l’inclusione sociale e di genere.

Nel 2021, l’Indice globale per la gestione dei rischi ha classificato il Mozambico come il 10° Paese al mondo più esposto a rischi naturali e umani. Qui la crisi climatica è sotto gli occhi di tutti perché aggredisce i terreni, le abitazioni, il presente e il futuro delle persone. Negli ultimi anni la provincia di Maputo è stata colpita da crisi climatiche, economiche, agricole e sanitarie. Se ci sono inondazioni, la produzione dei campi va persa e i bambini rischiano di dover smettere di frequentare la scuola perché devono aiutare le famiglie (o pesare meno su di esse), mentre per le bambine aumenta il rischio di essere date in sposa per estrema necessità di sopravvivenza delle famiglie. È proprio la sopravvivenza la strategia che viene messa in atto quando la mancanza di stabilità aumenta la vulnerabilità delle persone agli shock.

Foto: Mariachiara Montera

Noi di Helpcode operiamo in Mozambico dal 1988 e oggi, con questo progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione e lo Sviluppo (AICS), vogliamo contribuire al miglioramento della qualità di vita delle famiglie rurali in termini di sicurezza alimentare e di stabilità socio-economica attraverso attività agricole che tengano in conto del mutato contesto climatico e delle esigenze di mercato e sostenibili nel tempo per le famiglie. Un obiettivo ambizioso, che nasce da una profonda e radicata conoscenza del territorio e del contesto. È proprio uno degli aspetti messi in luce dall’analisi di Mariachiara, che relativamente alle ONG che come noi lavorano in contesti di questo tipo, ha detto: “devono essere responsabili, in primis nei confronti delle persone cui le attività si rivolgono, e non possono fare nulla che non sia utile”.

Foto: Mariachiara Montera

Il suo viaggio in Mozambico è stato rivelatore, perché le ha permesso di riconoscere alcune vulnerabilità strutturali del Paese, su cui è possibile intervenire solo dopo averne compreso la profondità. Per questo, per raggiungere gli obiettivi prefissati, adottiamo un approccio multidimensionale e integrato:

Foto: Mariachiara Montera

Queste relazioni articolate tra produzione agricola e sicurezza alimentare, ma anche tra istruzione e diritti, ci permette di misurare l’impatto del lavoro che facciamo. Quando valutiamo insieme ai contadini e alle contadine se il progetto funziona, osserviamo se i loro figli sono andati a scuola con regolarità, se la famiglia mangia di più e meglio rispetto all’inizio del progetto, se hanno fatto investimenti produttivi, o se hanno migliorato le loro condizioni abitative. Lo stesso approccio pratico che ci ha permesso negli anni di capire che laddove nelle scuole c’è una mensa, la frequenza è più regolare rispetto alle scuole in cui questo servizio non è garantito, come confermato anche dall’ultimo report di Famine Early Warning Systems Network (FEWS NET), secondo cui ‘è probabile che le famiglie povere applichino sempre più spesso strategie come ritirare i bambini da scuola a meno che non vengano forniti i pasti a scuola, o mandare i membri della famiglia a mangiare altrove’.1

Mariachiara insieme al team Helpcode (foto: Mariachiara Montera)

Mariachiara ha descritto perfettamente questo approccio, in cui una ONG guarda la visione e il bisogno a lungo termine. La valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del nostro contributo si basa sulle possibilità che avranno i bambini, le bambine e l’intera comunità della zona in cui operiamo: dalla possibilità di studiare a quella di lavorare dignitosamente, fino a quella prioritaria, ossia il diritto di vivere la loro vita come desiderano.

1 – https://fews.net/southern-africa/mozambique/food-security-outlook-update/april-2023