“Mi sono decisa ad andare in ospedale dopo aver parlato con mia cugina: in passato lei aveva subito dal suo compagno le stesse violenze che avevo subito dal mio”. Luisa, che ha solo 23 anni ed è alle prime settimane di gravidanza, pochi giorni fa è stata aggredita fisicamente dal marito. La paura è stata tanta, sono trascorse due notti prima che trovasse il coraggio di chiedere aiuto, ma alla fine ce l’ha fatta.
“I medici mi hanno soccorsa e poi mi hanno indirizzata al CAI (Centro di Assistenza Integrata alle Vittime di Violenza di Genere), dove ho avuto tutte le informazioni sulla violenza domestica e sui miei diritti”.
Insieme al CAI del Distretto di Vilankulo, lo staff di Helpcode in Mozambico ha iniziato proprio nelle scorse settimane una serie di incontri di sensibilizzazione e informazione sul tema della violenza di genere: crediamo sia fondamentale incoraggiare le donne e gli uomini delle comunità in cui siamo presenti a riconoscere e denunciare i casi di cui sono vittime o testimoni. Questo distretto, a differenza di altri, ha la fortuna di avere sul proprio territorio un servizio come quello del CAI, che si occupa di assistenza alle vittime dal punto di vista sanitario, psicologico e legale, ma sono ancora moltissime le persone che non ne conoscono l’esistenza.
I nostri incontri hanno coinvolto già 1.389 donne e uomini in otto comunità (Machocomane – MVE, Massungue – MVG, Muahasse MVS, Múchua – MVU, Machaniça e Malangute – MVC, Caxane – MVX e Mangalisse – MVL): abbiamo proiettato film e documentari sul tema, distribuito materiale divulgativo e organizzato dibattiti aperti tra i partecipanti. Ad ogni comunità è stata consegnata una copia della legge 29/2009 Sulla Violenza Praticata Contro la Donna.
“Mi piacerebbe che molte più donne sapessero di poter ricevere un aiuto” ci ha detto Luisa. “Vorrei dare una mano in prima persona a chi come me è più vulnerabile, ci sono tante ragazze e tanti bambini soprattutto nei villaggi più distanti dalla città che non sanno reagire e accettano ogni giorno la violenza, quando molti conflitti potremmo superarli semplicemente con il dialogo”.
Grazie Luisa, le tue parole ci danno la spinta giusta per continuare nel nostro lavoro!