Fin dai primi giorni del conflitto in Ucraina ci siamo attivati per la realizzazione di un programma di sostegno alla popolazione toccata da questi tragici eventi.

Accanto alle iniziative avviate in Italia per l’accoglienza e la cura delle famiglie rifugiate nel nostro Paese, abbiamo collaborato a progetti per l’assistenza della popolazione al confine slovacco, in particolare nei territori di Vyšné Nemecké, Ubľa, Veľké Slamence e altri centri.

Qui, insieme alla ong slovacca Ipčko e grazie al finanziamento di Care US, abbiamo realizzato un programma di primo supporto psicologico ai tanti rifugiati arrivati dall’Ucraina, persone di ogni età e condizione, tutte unite dalla speranza di trovare un riparo sicuro dalle violenze della guerra.

Soltanto nel mese di giugno 2022 sono stati circa 6 mila gli interventi di aiuto effettuati e migliaia le persone assistite. Anziani, famiglie, giovani, bambini e bambine. Persone traumatizzate che, in molti casi, hanno visto morire i propri cari, hanno perso tutto e oggi si ritrovano da sole in un Paese sconosciuto.

Grazie agli interventi degli psicologi attivi sul posto, appena giunti in Slovacchia i rifugiati ricevono un primo sostegno che insegna loro a gestire l’ansia e tutti i sentimenti negativi legati al conflitto come la solitudine, la paura e l’impotenza.

slovacchia2_wide

Come sempre accade in queste situazioni, a pagare prezzo più alto sono le persone più fragili e vulnerabili: i bambini. Per loro, gli psicologi di Ipčko, hanno ideato un percorso di supporto personalizzato che si chiama “Huggy Orangutan”.

Durante la seduta, ai piccoli viene consegnato un orango di peluche la cui storia è molto simile a quella che stanno vivendo: è stato costretto ad abbandonare i suoi amici e la sua casa. Attraverso la relazione con il peluche, i bambini riescono a esternare più facilmente le loro emozioni.

Queste e tante altre storie ci spingono a continuare il nostro impegno per le persone che fuggono dall’Ucraina.