Per bambini e ragazzi navigare in rete è ormai naturale. Fin da piccoli, sono circondati da dispositivi digitali ed è sorprendete vedere come per loro sia un gesto intuitivo aprire una app o cercare i video dei cartoni preferiti. 

Nel web ci sono però contenuti di qualunque tipo, a cui si può accedere con un semplice tocco o click. È facile, quindi, che tua figlia o tuo figlio se lasciati senza controllo possano imbattersi in qualcosa di inadatto per la loro età. Ma bastano pochi accorgimenti per navigare in tutta sicurezza.  

 
1. A ogni cosa il suo tempo 

Tutti i principali social network hanno dei limiti di età per iscriversi, anche se nella maggior parte dei casi non sono rispettati. Tik tok, Instagram, WhatsApp… tutti sono vietati ai minori di 13-14 anni, i minori di 16 non possono invece accettare il consenso al trattamento dei dati senza la presenza di un genitore.  

Come prima cosa, quindi, rispetta i limiti di età e non permettere che tuo figlio o tua figlia si iscriva a un social prima del tempo dovuto. Fino a quell’età ragazze e ragazzi hanno bisogno di strutturare e coltivare la loro vita e le loro relazioni innanzitutto offline. È quindi sufficiente che abbiano accesso un dispositivo per fare telefonate e mandare messaggi. 

Se vuoi, puoi iniziare un allenamento facendo collegare tua figlia o tuo figlio solo quando è in casa, con il tuo telefono o un dispositivo comune e per un tempo limitato. In ogni caso, quando decidi che sia il tempo opportuno perché si possa connettere da un dispositivo personale, ciò non significa dare un via libera totale, senza limiti, restrizioni e controllo. 

2. Mettere i giusti limiti 

Ti preoccuperebbe far andare in giro per la città tua figlia o tuo figlio senza nessuno o in compagnia di amici che non conoscono? Scommetto di sì. Invece la tranquillità regna se usa smartphone, tablet o pc collegati in rete, tramite cui può andare ovunque, incontrare chiunque e vedere qualunque cosa, molto più di quanto può fare girando per le strade del quartiere.  

Il web è un portale sul mondo. Devi necessariamente imporre delle regole e dei limiti, e controllare quello che tua figlia o tuo figlio fanno quando navigano. Non devi essere estremista, imporre divieti a tutto spiano: il punto è trovare un giusto equilibrio. In fondo, il ruolo di genitore implica anche questo: sapere dire dei no e mettere quei limiti che ragazze e ragazzi non possono sapere come mettersi da soli, aiutandoli a capirne il valore.  

3.  Serve una guida 

È molto difficile che un adolescente riesca ad autoregolarsi da solo. Non si tratta di mancanza di fiducia nei suoi confronti, ma di una causa neurologica!  

A partire dalla pubertà il sistema limbico del cervello si sviluppa rapidamente e raggiunge la piena efficienza: il suo compito è quello di far nascere le emozioni, i desideri, la ricerca del piacere o di sensazioni forti, con le conseguenti possibilità di esporsi a situazioni di rischio. Invece, la corteccia prefrontale, che controlla la regolazione degli impulsi, raggiunge la piena maturazione solo 10 anni dopo. A questo sono dovute la propensione al rischio e l’impulsività tipiche del periodo adolescenziale.  

Ecco perché non puoi aspettarti che tua figlia o tuo figlio riescano a mettersi da soli dei limiti, agendo con razionalità in ogni circostanza e, quindi, anche nella vita online. Sii tu la sua guida nel percorso di crescita. 

4. Educazione alla privacy 

La privacy di tua figlia o tuo figlio non è una scusa per sottrarsi al compito educativo che hai come genitore. Chi ti trovi davanti non ha bisogno di essere lasciato solo nella sua privacy, ma di accompagnamento e sostengo per imparare a costruire la sua sfera di riservatezza. È un percorso graduale e condiviso, che porta sempre più autonomia ma in modo giusto e di pari passo alla crescita.  

Come possono ragazze e ragazzi vivere la loro vita privata se non sono stati educati a gestirla e proteggerla correttamente? 

5. Regole condivise e non diktat 

Concorda insieme a tua figlia o tuo figlio le regole, i limiti di utilizzo, di tempo e di accesso alle varie applicazioni o videogiochi. Condividete anche i modi con cui controllerai quello che fa: dalla scelta della password di blocco dei dispositivi, alle modalità e le tempistiche così che sappia come sono monitorate le sue attività online e non lo vivo come qualcosa fatto di nascosto alle sue spalle. Per esempio, potete impostare insieme le app di parental control mediando e negoziando le tempistiche di accensione del telefono e delle applicazioni.     

Le regole devono essere un patto educativo stretto insieme, in modo che sia tu e che tutti in famiglia sappiate quali sono, che sono state condivise e che sia esplicito che i genitori hanno il ruolo di vigilare affinché siano seguite in modo responsabile. In questo modo sarà anche più facile, in caso sorgano problemi, fare leva sull’accordo che avete stabilito.  

Il consiglio è quello di decidere queste regole in anticipo rispetto alla consegna del primo dispositivo, così che sia chiaro fin da subito come deve essere usato. Farlo più avanti, quando è già stato utilizzato senza controllo, diventa più difficile; è comunque possibile farlo e anche molto utile, ma in questo caso diventano ancora più importanti il dialogo e la scelta condivisa delle regole, motivandole chiaramente e ragionando insieme sul loro senso. 

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